Nuovo Tracciato Fattura Elettronica Guida Operativa 1.6


Cosa Fare dopo l’ aggiornamento 


(Versione stampabile)


Ricordiamo che l'utilizzo del nuovo tracciato per l'emissione delle fatture è facoltativo fino al 31/12/2020. Se si intende già emettere le fatture con il nuovo tracciato occorre abilitare il programma selezionando “versione 1.6” nelle Opzioni del programma FattureB2B. 



Note Operative 


Codifica nuovi tipi <Natura> su Codici Iva

Modifica veloce <Natura> su Codici Iva

Gestione dei nuovi <Tipi Documento> 

Tipi Documento dal TD16 a TD19

Duplica fornitore su cliente

TD16 - integrazione fatture Reverse Charge interno

TD17 - integrazione/autofattura per acquisto servizi dall'estero

TD18 - integrazione per acquisto di beni intracomunitari

TD19 - integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72

Autonotacredito per TD16/TD17/TD18/TD19

TD24 fattura differita di cui all'art. 21, comma 4, lett. a)

TD25 fattura differita di cui all'art. 21, comma 4, terzo periodo  lett. b)

TD26 cessione di beni ammortizzabili 

TD27 fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa

Modifiche ai Tipi Ritenuta per chi emette Fatture o Parcelle con ritenuta.




1. Codifica nuovi tipi <Natura> su Codici Iva


Il nuovo tracciato FatturaB2B 1.6 prevede che alcuni codici Natura vengano dettagliati in ulteriori sottocodici. 

La nuova codifica prevista dalle specifiche di Agenzia Entrate è la seguente (in grassetto i codici che non saranno più accettati dal 01.01.2021).


Tabella <Natura>

N1

escluse ex art. 15

N2

non soggette (codice non più valido a partire dal primo gennaio 2021)

N2.1

non soggette ad IVA ai sensi degli artt. da 7 a 7-septies del DPR 633/72

N2.2

non soggette - altri casi

N3

non imponibili (codice non più valido a partire dal primo gennaio 2021)

N3.1

non imponibili - esportazioni

N3.2

non imponibili - cessioni intracomunitarie

N3.3

non imponibili - cessioni verso San Marino

N3.4

non imponibili - operazioni assimilate alle cessioni all'esportazione

N3.5

non imponibili - a seguito di dichiarazioni d'intento

N3.6

non imponibili - altre operazioni che non concorrono alla formazione del plafond

N4

esenti

N5

regime del margine / IVA non esposta in fattura

N6

inversione contabile (per le operazioni in reverse charge ovvero nei casi di autofatturazione per acquisti extra UE di servizi ovvero per importazioni di beni nei soli casi previsti) (codice non più valido a partire dal primo gennaio 2021)

N6.1

inversione contabile - cessione di rottami e altri materiali di recupero

N6.2

inversione contabile - cessione di oro e argento puro

N6.3

inversione contabile - subappalto nel settore edile

N6.4

inversione contabile - cessione di fabbricati

N6.5

inversione contabile - cessione di telefoni cellulari

N6.6

inversione contabile - cessione di prodotti elettronici

N6.7

inversione contabile - prestazioni comparto edile e settori connessi

N6.8

inversione contabile - operazioni settore energetico

N6.9

inversione contabile - altri casi

N7

IVA assolta in altro stato UE (vendite a distanza ex art. 40 c. 3 e 4 e art. 41 c. 1 lett. b, DL 331/93; prestazione di servizi di telecomunicazioni, tele-radiodiffusione ed elettronici ex art. 7-sexies lett. f, g, art. 74-sexies DPR 633/72)


Nei codici Iva di eQuilibra è stato aggiunto il campo <Natura> per consentire di associare la natura ai nuovi codici mantenendo invariata la tabella degli “indice aggiornamento”. 


Ad esempio le Cessioni “Non Imponibili Art. 8 c.1a” ad esportatori abituali hanno attualmente indice aggiornamento “N” equivalente alla Natura N3.

Allo stesso modo le Cessioni Intracomunitarie Art. 41 hanno lo stesso indice aggiornamento e stessa natura N3.



Con il nuovo tracciato l'indice aggiornamento dei codici Iva di eQuilibra rimane invariato mentre la <Natura> andrà assegnata rispettivamente N3.5 e N3.4 come da rappresentazione tabellare che segue:


  Codice Iva 

Indice aggiorn.eQ

<Natura vecchio tracciato>

<Natura versione 1.6>

Non.Imp. Art. 8 c 1 a)

N3

N3.5

Non Imp. Art. 41

N

N3

N3.2


I codici attualmente in uso continueranno a funzionare con la natura originaria proveniente dalla prima stesura del tracciato,  ma se non verranno integrati con la giusta <Natura> cesseranno di essere utilizzati il 31/12/20.


Tutto ciò premesso è ora necessario assegnare i nuovi codici Natura ai codici iva esistenti ed eventualmente crearne di nuovi.


Per facilitare questa operazione è stata creata una funzione in FatturaB2B che consente la rapida integrazione dei codici iva. 


Nel caso di dubbi sull'assegnazione del codice Natura vi consigliamo di consultare il vostro consulente fiscale.


1.1 Modifica veloce <Natura> su Codici Iva


Entrando nel programma (V 3-B) Fattura PA/B2B/B2C sono visibili in alto a destra nuovi bottoni, cliccare su Codici Iva 




Comparirà una tabella contenente tutti i codici iva con aliquota zero e i codici iva tipo Reverse Charge con aliquota diversa da zero.


Questi ultimi serviranno a comunicare i dati delle autofatture relative agli acquisti soggetti  a Reverse Charge.



La tabella è già predisposta per l'inserimento interattivo del codice Natura.



Le righe di colore giallo indicano che il codice non sarà più valido dal 01/01/21


Assegnando il codice Natura la riga diventerà bianca e comparirà la descrizione della natura aggiornata.

Ad esempio le aziende che vendono rottami dovranno assegnare la natura al codice iva utilizzato. Prima dell'assegnazione il codice si presenta così:



Dopo aver indicato la natura N6.1 il codice si presenta cosi':



E' quindi necessario indicare il codice Natura per tutti i codici che sono utilizzati in fattura elettronica facendo riferimento alla tabella fornita da Agenzia Entrate e riportata nel punto 1 Codifica Natura.


In alcuni casi può essere necessario inserire nuovi codici.


Ad esempio, se lo stesso codice iva viene utilizzato per la vendita di telefoni cellulari e prodotti elettronici, è ora necessario suddividerlo su due codici Iva diversi, l'uno con Natura N6.5 per la vendita di cellulari e l'altro con Natura N 6.6 per la vendita di prodotti elettronici.



2. Gestione dei nuovi <Tipi Documento> 


Con il nuovo tracciato 1.6 ci sono casi particolari di fatture emesse che vanno comunicati con un Tipo Documento specifico.


Riprendendo la tabella ufficiale fornita da Agenzia Entrate analizziamo i singoli documenti, alcuni sono già gestiti da eQuilibra, il link (Descrizione documento) è relativo alle istruzioni per l'impostazione corretta del documento.


In grassetto “colore rosso” i nuovi documenti previsti dal tracciato.

Per i casi di vostro interesse è necessario creare l'apposita causale come indicato nelle note riportate nel presente documento.


Codice

Descrizione documento

Già gestito 

Novità 1.6

TD01

fattura

 in automatico


TD02

acconto/anticipo su fattura

X


TD03

acconto/anticipo su parcella

X


TD04

nota di credito

in automatico


TD05

nota di debito

X


TD06

parcella

Nuovo tipo Rit.


TD08

nota di credito semplificata

 in automatico


TD16

integrazione fattura Reverse Charge interno


X

TD17

integrazione/autofattura per acquisto servizi dall'estero


X

TD18

integrazione per acquisto di beni intracomunitari


X

TD19

integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72


X

TD20

autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (ex art.6 c.8 d.lgs. 471/97  o  art.46 c.5 D.L. 331/93)

X

 

TD21

autofattura per splafonamento


Non gestito

TD22

estrazione beni da Deposito IVA


Non gestito

TD23

estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell'IVA


Non gestito

TD24

fattura differita di cui all'art. 21, comma 4, lett. a)


In automatico

TD25

fattura differita di cui all'art. 21, comma 4, terzo periodo lett. b)



X


TD26

cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni (ex art.36 DPR 633/72)


X

TD27

fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa


X



3. Premessa per i Tipi documento dal TD16 a TD19


Con la Guida alla Fatturazione e all' esterometro aggiornata al 18/12/20 l'Agenzia delle Entrate ha fornito alcune precisazioni sul contenuto dei vari tipi documenti. Il documento integrale si può scaricare cliccando qui.


I documenti elencati da TD16 a TD19 sono relativi alle fatture soggette al meccanismo dell' inversione contabile o Reverse Charge . Si rende ora necessario comunicare i dati della cosiddetta “integrazione” o “autofattura” relativa alla fattura di acquisto.


In generale è consigliato utilizzare una sezione a parte per le autofatture in modo da non interferire con la numerazione delle fatture di vendita. Possono altresì esistere più sezioni autofatture, ad esempio una sezione per quelle relative agli acquisti in Reverse Charge nazionale ed una sezione per quelle relative al Reverse Charge estero.


ATTENZIONE!!! Attivando nuovi sezionali Iva è obbligatorio, per un corretto invio dell'Autofattura in formato xml, personalizzare il numero dell'Autofattura per non creare dei doppioni.


Es. Attivo la sezione 6 per le fatture Intracee, se la numerazione delle fatture immediate/differite/accompagnatorie è configurata con es. NNNN (numero fattura senza spazi), l'autofattura dovrà essere configurata con es. NNNN/S (Autofatt. N 1/6) oppure con NNNN/AA (Autofatt. N° 1/21) oppure con NNNN/AAAA (Autofatt. N° 1/2021).


Per configurare il numero dell'autofattura andare in Progressivi (C 1-1-8) scegliere il sezionale iva da personalizzare (nel nostro esempio sezione 6) e impostare i dati come segue:


Configurazione N° fattura inserire la configurazione come da legenda. E' possibile impostare anche una data; utile per indicare il periodo di attivazione del formato.



Riportiamo degli esempi di configurazione.


Numero della Autofattura/fattura  Es. 0001/2021 (zeri davanti al numero)

in configurazione imposteremo ->FFFF/AAAA (se il numero del documento supera oppure inferiore alle 4 cifre aumentare/diminuire le F)

Numero della Autofattura/fattura  Es. 0001/21

in configurazione imposteremo ->FFFF/AA  

Numero della Autofattura/fattura  Es. 1/21 (senza spazi e zeri davanti al numero)

in configurazione imposteremo ->NNNN/AA (se il numero del documento supera oppure inferiore alle 4 cifre aumentare/diminuire le N)

Numero della Autofattura/fattura  Es. 1/2021

in configurazione imposteremo ->NNNN/AAAA

Numero della Autofattura/fattura  Es.2021/0001

in configurazione imposteremo ->AAAA/FFFF

Numero della Autofattura/fattura  Es. 355/6 (con sezionale iva dopo il numero)

in configurazione imposteremo ->NNNN/S

Numero della Autofattura/fattura Personalizzata Es. 2555/CE (personalizzato con altri caratteri es. /CE -/EX - /RC - /B ecc. )

imposteremo nel campo Carattere per config.n. fattura   -> CE

nel campo Configurazione N° fattura            -> NNNN/S 



Sarà poi necessario predisporre la corretta stampa di quanto impostato nella personalizzazione del modulo fattura/autofattura (richiedere intervento del tecnico), oppure inviare l’autofattura xml senza l’allegato pdf e stampare la visualizzazione della fattura/autofattura xml in Fattura PA b2b/b2c.



N.B.: Personalizzando il numero del documento (fattura e/o autofattura), la nuova numerazione sarà utilizzata da tutti i programmi legati alla fattura di vendita (es. emissione documenti visuali, emissione Riba, Registrazione in Prima Nota, Stampa Registri ecc…).



Volendo inviare le autofatture nell'anno corrente occorrerà valutare caso per caso come sono impostate le numerazioni delle autofatture e procedere di conseguenza.


In caso di dubbi su quando e come impostare le sezioni Iva per le autofatture e con quali codici Iva devono essere inviate (vedi guida rilasciata dall'Agenzia delle Entrate), Vi consigliamo di consultare il vostro consulente fiscale.


Per creare una nuova sezione  da dedicare alle autofatture  aggiungere un numero in più alle sezioni definite in Rag.Sociale utenti (C 1-1-9), nel nostro esempio avevamo 5 sezioni e abbiamo indicato 6 nel campo Sez.Iva per dedicare la sezione alle autofatture.




Prima di emettere l ’autofattura è necessario che il fornitore sia caricato anche in gestione clienti.


Se è già presente tra i clienti occorre abilitarlo alle autofatture indicando T in Dati Consiglio.



Se non è ancora presente tra i clienti è possibile duplicarlo in anagrafica fornitori con la funzione Duplica




3.1 Duplica fornitore su cliente


Richiamare in modifica il fornitore (V 1-1-4/C 1-1-3 ) dalla tendina dell’ anagrafica selezionare “3-Duplica” per aprire la videata e confermare la duplicazione del fornitore come cliente; se l’ ambiente è multi aziendale sarà richiesto se s’ intende farlo nella stessa azienda, come da esempio riportato.


Alla conferma il programma attiverà un messaggio “Creato codice xxxxx –DUPLICA FORNITORE completare i dati in anagrafica cliente” cliccare su OK per terminare la duplicazione.


In dati consiglio del cliente sarà riportato il codice del fornitore nel campo “Codice fornitore colleg.”,in questo modo le due anagrafiche saranno collegate tra di loro, questo comporta che se si modificano dei dati su un ’anagrafica avrà effetto anche sull’ altra.


Completare l’ anagrafica del cliente indicando nei dati consiglio T nel campo “Abilita autofattura” e il codice destinatario “SDI” 0000000. 


Per comunicare i dati delle autofatture si è scelto di utilizzare il programma Emissione doc. immediata clienti (V 2-1-1) - Emissione documenti (V 2-5-1/V 2-5-2) e di utilizzare causali contabili distinte per ogni tipo di autofattura previsto.


N.B.: tali documenti NON SARANNO CONTABILIZZATI.


3.2 TD16 – integrazione fatture Reverse charge interno:


Si fa riferimento a tutte le fatture ricevute da soggetti passivi italiani che sono soggetti al meccanismo del Reverse Charge come ad esempio:


imprese appaltanti nel settore edile [art. 17 c.6 a)]

imprese del comparto edile e settori connessi come servizi di pulizia, demolizione, installazione impianti e di completamento edifici [art. 17 c.6 a) Ter]

vendite di rottami e altri materiali di recupero [art. 74 c. 7-8]

vendite di telefoni cellulari [art. 17 c.6 b)]

vendite di prodotti elettronici come console da gioco, tablet e laptop  [art. 17 c.6 c)] 


Di norma tali fatture riportano la dicitura “Inversione contabile” o “Reverse Charge” e l’ indicazione dell’ articolo relativo.


A parte quanto già premesso al punto 3, per tali “autofatture” sarà possibile, oltre alla doppia registrazione sul registro acquisti e vendite  emettere il documento di tipo “autofattura”  TD16 da inviare a SDI.


Se esiste già una causale dedicata alla registrazione di questo tipo di autofatture è possibile utilizzarla, sarà necessario verificare che sia codificata con Appartenenza = C, Tipo Documento = U e Forza <TipoDocumento> su XML = TD16 come nell'esempio riportato.


Per crearne una nuova occorre eseguire il programma Gestione Causali (C 1-1-6) e impostarla similmente all'immagine seguente:




La sezione indicata è quella che, nei nostri esempi, si è scelta per le autofatture.


Confermare la ricostruzione della tabella e confermare con F10.


In emissione documenti, selezionare Fattura normale e selezionare la “Caus.Cont” apposita lasciare vuoto il campo “Causale” per attivare la tabella delle Causali contabili.




Occorre indicare gli estremi del documento a cui fa riferimento l’autofattura TD16, utilizzando il bottone  "Fattura collegata".



Si aprirà una videata per collegare le fatture del fornitore, per visualizzarle click destro sulla colonna "Fattura collegata".  


Per collegare la fattura :


doppio click con tasto sinistro del mouse,

Invio sulla riga,

oppure F10


E’ possibile visualizzare anche le partite già incassate togliendo la spunta nel campo "Solo aperte".


Nel corpo del documento, in assenza di precise indicazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate, si consiglia di indicare una dicitura del tipo: 


Integrazione fattura Reverse Charge interno

Fattura n. xxxx  del xx/xx/xxxx per acquisto di xxxxxxxxx 


In caso di dubbi sul contenuto del dettaglio dell'autofattura Vi consigliamo di consultare il vostro consulente fiscale.


Il documento potrà essere stampato anche solo in anteprima. Al momento non sono previsti report appositi (nel caso si desiderasse un apposito report sarà opportuno richiederlo al tecnico durante l'eventuale intervento) in quanto la stampa può essere fatta direttamente dal programma FattureB2B, dove il documento comparirà come nell'immagine che segue:



Una volta generato e spedito il file si potrà cliccare sulla funzione “Visualizza la fattura” e otterremo lo schema di Autofattura che potrà essere stampato.


3.3 TD17 - integrazione/autofattura per acquisto servizi dall'estero


Si fa riferimento alle fatture per prestazioni di servizio eseguite da fornitori esteri.


L'”integrazione” fa riferimento agli acquisti di servizi da fornitori Intracomunitari per i quali è prevista l'integrazione della fattura di acquisto con l'aliquota iva prevista e la doppia registrazione sul registro acquisti e vendite.  


L'”Autofattura” fa riferimento agli acquisti di servizi da fornitori ExtraUE [art. 7 ter) per i quali è prevista l'emissione di un documento “Autofattura”  e la doppia registrazione sul registro acquisti e vendite.  


A parte quanto già premesso al punto 3, per tali “autofatture” sarà possibile, oltre alla doppia registrazione sul registro acquisti e vendite  emettere il documento di tipo “autofattura”   TD17 da inviare a SDI.


Se esiste già una causale dedicata alla registrazione di questo tipo di autofatture è possibile utilizzarla, sarà necessario verificare che sia codificata con Appartenenza = C, Tipo Documento = U e Forza <TipoDocumento> su XML = TD17 come nell'esempio riportato.


Per crearne una nuova occorre eseguire il programma Gestione Causali (C 1-1-6) e impostarla similmente all'immagine seguente:



La sezione indicata è quella che, nei nostri esempi, si è scelta per le autofatture.


Confermare la ricostruzione della tabella e confermare con F10.


In emissione documenti, selezionare Fattura normale e selezionare la “Caus.Cont” apposita lasciare vuoto il campo “Causale” per attivare la tabella delle Causali contabili.



Occorre indicare gli estremi del documento a cui fa riferimento l’autofattura TD17, utilizzando il bottone  "Fattura collegata".



Si aprirà una videata per collegare le fatture del fornitore, per visualizzarle click destro sulla colonna "Fattura collegata".  



Per collegare la fattura :


doppio click con tasto sinistro del mouse,

Invio sulla riga,

oppure F10


E’ possibile visualizzare anche le partite già incassate togliendo la spunta nel campo "Solo aperte".


Nel corpo del documento, in assenza di precise indicazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate, si consiglia di indicare una dicitura del tipo: 


Integrazione fattura Reverse Charge per acquisto servizi da xxxxxx

Fattura n. xxxx  del xx/xx/xxxx per acquisto di xxxxxxxxx 


Nel caso di dubbi sul contenuto del dettaglio dell'autofattura Vi consigliamo di consultare il vostro consulente fiscale.


Il documento potrà essere stampato anche solo in anteprima. Al momento non sono previsti report appositi (nel caso si desiderasse un apposito report sarà opportuno richiederlo al tecnico durante l'eventuale intervento) in quanto la stampa può essere fatta direttamente dal programma FattureB2B, dove il documento comparirà come nell'immagine che segue:



Una volta generato e spedito il file si potrà cliccare sulla funzione “Visualizza la fattura” e otterremo lo schema di Autofattura che potrà essere stampato.


3.4 TD 18 - integrazione per acquisto di beni intracomunitari


Si fa riferimento all'integrazione delle fatture di acquisto di beni da fornitori IntraUE. 


A parte quanto già premesso al punto 3, per tali “autofatture” sarà possibile, oltre alla doppia registrazione sul registro acquisti e vendite  emettere il documento di tipo “autofattura”   TD18 da inviare a SDI.


Se esiste già una causale dedicata alla registrazione di questo tipo di autofatture è possibile utilizzarla, sarà necessario verificare che sia codificata con Appartenenza = C, Tipo Documento = V e Forza <TipoDocumento> su XML = TD18 come nell'esempio riportato.


Per crearne una nuova occorre eseguire il programma Gestione Causali (C 1-1-6) e impostarla similmente all'immagine seguente:



La sezione indicata è quella che, nei nostri esempi, si è scelta per le autofatture.


Confermare la ricostruzione della tabella e confermare con F10.


In emissione documenti, selezionare Fattura normale e selezionare la “Caus.Cont” apposita lasciare vuoto il campo “Causale” per attivare la tabella delle Causali contabili.



Occorre indicare gli estremi del documento a cui fa riferimento l’autofattura TD18, utilizzando il bottone  "Fattura collegata".



Si aprirà una videata per collegare le fatture del fornitore, per visualizzarle click destro sulla colonna "Fattura collegata".  



Per collegare la fattura :


doppio click con tasto sinistro del mouse,

Invio sulla riga,

oppure F10


E’ possibile visualizzare anche le partite già incassate togliendo la spunta nel campo "Solo aperte".


Nel corpo del documento, in assenza di precise indicazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate, si consiglia di indicare una dicitura del tipo: 


Integrazione fattura Reverse Charge per acquisto beni intracomunitari

Fattura n. xxxx  del xx/xx/xxxx per acquisto di xxxxxxxxx 


In caso di dubbi sul contenuto del dettaglio dell'autofattura Vi consigliamo di consultare il vostro consulente fiscale.


Il documento potrà essere stampato anche solo in anteprima. Al momento non sono previsti report appositi (nel caso si desiderasse un apposito report sarà opportuno richiederlo al tecnico durante l'eventuale intervento) in quanto la stampa può essere fatta direttamente dal programma FattureB2B, dove il documento comparirà come nell'immagine che segue:



Una volta generato e spedito il file si potrà cliccare sulla funzione “Visualizza la fattura” e otterremo lo schema di Autofattura che potrà essere stampato.


3.5 TD19 - integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72


Fa riferimento agli acquisti da fornitori esteri di beni che sono già in Italia (tipicamente presso un rappresentante fiscale italiano o tramite identificazione diretta) e sui quali va applicato il meccanismo del Reverse Charge ex art. 17 c.2 con emissione di autofattura. 

Si precisa che la fattura ricevuta deve essere registrata in capo al fornitore estero e non è richiesta l’ indicazione del rappresentante fiscale italiano


La fattura emessa senza Iva dal rappresentante fiscale con partita Iva italiana non è rilevante ai fini fiscali, è necessario richiedere la fattura al fornitore estero, in assenza della quale occorre applicare la procedura di regolarizzazione (cfr. Ris.Ag.Entrate 21/E – 20/02/15)


In caso di dubbi in relazione alle fatture ricevute da rappresentanti fiscali di società estere vi consigliamo di far riferimento al vostro consulente fiscale.


A parte quanto già premesso al punto 3, per tali “autofatture” sarà possibile, oltre alla doppia registrazione sul registro acquisti e vendite  emettere il documento di tipo “autofattura”  TD19 da inviare a SDI.


Se esiste già una causale dedicata alla registrazione di questo tipo di autofatture è possibile utilizzarla, sarà necessario verificare che sia codificata con Appartenenza = C, Tipo Documento = U e Forza <TipoDocumento> su XML = TD19 come nell'esempio riportato.


Per crearne una nuova occorre eseguire il programma Gestione Causali (C 1-1-6) e impostarla similmente all'immagine seguente:



La sezione indicata è quella che, nei nostri esempi, si è scelta per le autofatture.


Confermare la ricostruzione della tabella e confermare con F10.


In emissione documenti, selezionare Fattura normale e selezionare la “Caus.Cont” apposita lasciare vuoto il campo “Causale” per attivare la tabella delle Causali contabili.



Occorre indicare gli estremi del documento a cui fa riferimento l’autofattura TD19, utilizzando il bottone  "Fattura collegata".



Si aprirà una videata per collegare le fatture del fornitore, per visualizzarle click destro sulla colonna "Fattura collegata".  



Per collegare la fattura :


doppio click con tasto sinistro del mouse,

Invio sulla riga,

oppure F10


E’ possibile visualizzare anche le partite già incassate togliendo la spunta nel campo "Solo aperte".


Nel corpo del documento, in assenza di precise indicazioni da parte dell'Agenzia delle Entrate, si consiglia di indicare una dicitura del tipo: 


Integrazione fattura Reverse Charge per acquisto beni art. 17 c.2 

Fattura n. xxxx  del xx/xx/xxxx per acquisto di xxxxxxxxx 


Nel caso di dubbi sul contenuto del dettaglio dell'autofattura Vi consigliamo di consultare il vostro consulente fiscale.


Il documento potrà essere stampato anche solo in anteprima. Al momento non sono previsti report appositi (nel caso si desiderasse un apposito report sarà opportuno richiederlo al tecnico durante l'eventuale intervento) in quanto la stampa può essere fatta direttamente dal programma FattureB2B, dove il documento comparirà come nell'immagine che segue:



3.6 Autonotacredito per TD16/TD17/TD18/TD19

Come le fatture anche le note di credito dovranno essere inviate come documento integrale. Eseguire la stessa procedura descritta per le autofatture TD16/TD17/TD18/TD19, utilizzando la stessa causale contabile (vedi punto 3) con l'accorgimento di indicare gli importi imponibili in negativo.



4. TD24 fattura differita di cui all'art. 21, comma 4, lett. a)


Si tratta della fattura “differita” emessa da “Fatturazione reale” (V-3.2) ovvero quella che deriva dalle bolle/documenti  di trasporto per la quale il termine di emissione è entro giorno 15 del mese successivo all’ effettuazione delle operazioni.  Il programma genera automaticamente i documenti con <TipoDocumento> = TD24 se le fatture vengono emesse dal programma Fatturazione Reale.

Gli utenti che invece utilizzano la "Fattura normale" da "Emissione documenti immediata", dovranno predisporre una nuova causale contabile, simile alla fattura emessa (Appartenenza = C, Tipo Doc = 0) ma con l’ indicazione di forzare TD24 nell’XML, come da esempio sotto riportato.




5. TD25 fattura differita di cui all'art. 21, comma 4, terzo periodo  lett. b)


Si tratta della fattura “differita” emessa a fronte di consegne di beni effettuate da altro soggetto per conto del cedente. In tal caso il termine per l’ emissione è di 30 gg. dalla data di consegna o spedizione dei beni (motivo per cui si differisce dal Tipo Documento TD24).

Se necessario emetter questo tipo di fattura occorre caricare una causale apposita in Gestione Causali (C 1-1-6)  con Appartenenza = C, Tipo Documento = 0 e Forza <TipoDocumento> su XML = TD25 come nell'esempio riportato.



Confermare la ricostruzione della tabella e confermare con F10.

In Emissione doc. immediata clienti (V 2-1-1), selezionare Fattura normale e selezionare la “Caus.Cont” apposita e valutare se indicare una causale per scaricare il magazzino oppure no (dipende se viene gestito il magazzino in questi casi).



Emettere normalmente la fattura ed inviarla con il programma FatturePA/B2B.


6. TD26 cessione di beni ammortizzabili 


Con l'introduzione di questo tipo di documento si rende necessario dare evidenza del fatto che si cede un bene ammortizzabile. Occorre pertanto in emissione documenti selezionare apposita causale se già esistente o predisporne una nuova in Gestione Causali C-1-1-6 similmente a questa:



Confermare la ricostruzione della tabella e confermare con F10.


In emissione documenti, selezionare Fattura normale e selezionare la “Caus.Cont” apposita e lasciare vuoto il campo “Causale”.


Il documento deve contenere esclusivamente i cespiti da vendere.




Emettere normalmente la fattura ed inviarla con il programma FatturePA/B2B.


7. TD 27 fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa


Nel caso di vendite per autoconsumo è necessario emettere fattura con indicazione del valore normale dei beni e l’ aliquota relativa oltre ad indicare che si tratta di Fattura per autoconsumo.

Nel caso di cessioni gratuite senza rivalsa, anziché emettere fattura normale al cliente, si può optare per emettere autofattura “a se stessi”  indicando che si tratta di “Autofattura per omaggi”.


In entrambe i casi è necessario caricare in Gestione Causali (C 1-1-6) una causale simile alla Fattura di Vendita con Appartenenza = C, Tipo Documento = 0 e Forza <TipoDocumento> su XML = TD27 come nell'esempio riportato:



Confermare la ricostruzione della tabella e confermare con F10.


In emissione documenti, selezionare Fattura normale e selezionare la “Caus.Cont” apposita e lasciare vuoto il campo “Causale”.



Emettere normalmente la fattura ed inviarla con il programma FatturePA/B2B.


8. Modifiche ai Tipi Ritenuta per chi emette Fatture o Parcelle con ritenuta.


I nuovi tracciati hanno introdotto due tipologie di ritenuta da indicare nel file XML nel campo 2.1.1.5.1   <TipoRitenuta>.


Se la ritenuta è operata da un soggetto Persona fisica occorre indicare RT01.

Se la ritenuta è operata da un soggetto Persona Giuridica occorre indicare RT02.


Tale impostazione puo’ essere fatta agevolmente utilizzando il programma di modifica veloce dei tipi ritenuta sui codici tributo che si trova nel programma FatturaPA/B2B (V-3.B)



Cliccando sul bottone si apre una maschera con i codici tributo utilizzati. 


Per la corretta codifica dei codice tributo si precisa che:


Le ditte individuali che fatturano a condomini applicando la ritenuta del 4% a titolo di acconto IRPEF dovranno  indicare RT01 sul codice tributo 1019 (Ritenute del 4% operate dal condominio quale sostituto d'imposta a titolo di acconto dell'IRPEF dovuta dal percipiente - Legge 27/12/2006 n.296, art.1,c.43 - risoluzione 19/e del 05/02/2007).


Le società (snc, sas, srl o Spa) che fatturano a condomini applicando la ritenuta del 4% a titolo di acconto IRES dovranno indicare RT02 sul codice tributo 1020 (Ritenute del 4% operate all'atto del pagamento da parte del condominio quale sostituto d'imposta a titolo di acconto dell'IRES dovuta dal percipiente - legge 27/12/2006, n. 296, art.1 c.43 - risoluzione n.19/e del 05/02/2007).


Similmente il professionista che applica la ritenuta d’ acconto del 20% sulle prestazioni professionali dovrà indicare RT01 sul codice tributo 1040 (Ritenute su redditi di lavoro autonomo compensi per l'esercizio di arti e professioni).


La tabella dovrà essere modificata come da esempio che segue: